L’ondata di commozione che c’è stata in tutto il mondo ha reso evidente quanto Papa Francesco sia stato profeta e testimone di fraternità, quella fraternità che lui ha indicato come via per costruire un mondo migliore e per realizzare se stessi. La morte di Papa Francesco ha addolorato tutta Auxilium, dai lavoratori alle persone assistite, ma la gratitudine verso di lui è il sentimento che ha prevalso: “Saremo per sempre grati a Papa Francesco - afferma il Presidente di Auxilium Pietro Chiorazzo - per i tanti gesti di attenzione che ha avuto verso di noi, ma soprattutto per averci insegnato a prenderci cura di coloro che sono nel bisogno con sempre maggior impegno e consapevolezza, grazie alle sue parole e ai suoi gesti indimenticabili”.
Il 26 di aprile centinaia di migliaia di persone hanno voluto essere presenti a San Pietro e lungo tutto il tragitto fino a Santa Maria Maggiore, per salutare un'ultima volta Francesco. E nella folla commossi ed emozionati c'eravamo anche noi, per ringraziare di quell'abbraccio fraterno che quest'uomo straordinario ha dato alla Chiesa e al Mondo. “L'abbraccio che manca, l'abbraccio che salva, l'abbraccio che cambia la vita”, come lo descrisse lui stesso parlando ai giovani. Il giorno del funerale, intorno a quella semplice bara, c'erano i più poveri e i potenti del Mondo. Un'immagine che resterà per sempre nella storia, così come resterà nel nostro cuore Papa Francesco.