Vicino ai poveri dall'Africa all'Amazzonia

Una visita straordinaria nella sede Auxilium di Roma quella suor Gloria Narváez, la missionaria colombiana che fu rapita in Mali nel febbraio del 2017 dai jihadisti e che fu liberata un anno fa, dopo quasi cinque anni di drammatica prigionia. Durante la sua visita ha firmato anche la Bandiera della Pace.

Una visita straordinaria nella nostra sede di Roma, quella di suor Gloria Narváez, la missionaria colombiana che fu rapita in Mali nel febbraio del 2017 dai jihadisti e che fu liberata un anno fa, dopo quasi cinque anni di drammatica prigionia.

É stato emozionante dialogare con lei e con suor Consuelo, la consorella che l’accompagnava, su ciò che le suore Francescane dell’Immacolata fanno per promuovere la popolazione in Africa, sul rapporto di amicizia che hanno con tutti, sul rispetto che c’è tra le diverse religioni. Era impossibile non restare colpiti da suor Gloria mentre raccontava della missione a Koutiala, in Mali, dove lei e le consorelle si prendevano cura dei bambini abbandonati e aiutavano le donne in difficoltà nel centro medico che avevano realizzato. A Koutiala le suore festeggiavano insieme ai musulmani il Ramadan, così come i musulmani partecipavano ai festeggiamenti per il Natale e la Pasqua. Lo stesso avviene da sempre nei centri accoglienza migranti che gestiamo e questo è un particolare che ci fa sentire più vicina l’esperienza delle suore missionarie, ma è un particolare che fa anche capire quanto il terrorismo dei fondamentalisti sia lontano dallo spirito della gente comune, come ci ha raccontato suor Gloria, che ricorda bene gli anni nei quali è stata tenuta prigioniera in condizioni terribili.

Eppure suor Gloria, che oggi vive nell’Amazzonia colombiana, dove aiuta le famiglie più povere che vivono nella foresta e lungo le rive del fiume, crede sempre di più che l’unica via per un mondo migliore sia la fratellanza e la comprensione tra tutte le genti. La missionaria l’ha spiegato con parole dolcissime anche a padre Enzo Fortunato e a Piero Damosso, che ci hanno raggiunto, con la troupe di TG1 Dialogo, nella nostra sede per intervistarla. Suor Gloria è davvero una piccola grande donna di pace, per questo abbiamo voluto che firmasse la nostra Bandiera della Pace e lei l’ha fatto scrivendo il suo nome accanto a quello del Re di Giordania Abdullah II.

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TG1 DIALOGO