Il cardinale Angelo De Donatis al Protettorato San Giuseppe

In occasione di San Giuseppe, il Cardinale Angelo De Donatis celebra la messa al Protettorato di San Giuseppe. Al suo arrivo è stato accolto dalla dottoressa Elda Melaragno, Presidente della Fondazione San Giuseppe e da Angelo Chiorazzo.

“Io ho nel cuore questa parola che ho sentito dall’inizio del nostro incontro: solidarietà. E mi sembra che qui non sia una parola vaga, ma incarnata in una maniera evidente e bella”. Così il cardinale vicario di Roma Angelo De Donatis si è rivolto alla grande famiglia del Protettorato San Giuseppe, riunita nella sala dell’Istituto per festeggiare insieme a lui il giorno del santo che si prese cura di Gesù. Il cardinale De Donatis, in visita ai minori, alle ragazze madri, agli educatori, agli operatori, alle suore, ai volontari e ai responsabili del Protettorato San Giuseppe, nel suo saluto finale ha aggiunto: “C’è la bellezza in questa casa. Voi sapete che dove si vive l’amore ogni ambiente diventa bello, perché la bellezza è l’amore incarnato. Questo luogo lo rispecchia bene e io lo respiro. Quindi è forte l’incoraggiamento ad andare avanti: questo entusiasmo, questa passione, tutto quello che vivete qui è un segno di speranza per il mondo”. La paterna attenzione del cardinale vicario di Roma, accolto al Protettorato dalla dottoressa Elda Melaragno, Presidente della Fondazione San Giuseppe e da Angelo Chiorazzo, è stata commovente: ha celebrato la messa, ha visitato l’istituto, soffermandosi a parlare con tutti e ha partecipato ad un bellissimo momento di festa che si è tenuto nella grande sala dell’istituto, che dal 1893 ha cresciuto, educato e inserito nella società migliaia di bambini e ragazzi. Una grande storia, ma soprattutto una missione che oggi è sempre più importante, come ha spiegato la dottoressa Melaragno presentando il Protettorato al cardinale e agli ospiti, anche attraverso immagini e documenti d’epoca. Una presentazione che ha emozionato tutti e nella quale sono emerse tante personalità illustri che hanno aiutato il San Giuseppe nel corso della sua storia, da Urbano Rattazzi a Aldo Moro e Giulio Andreotti.